Le radici sono la nostra parte più nascosta. Lontane alla vista, si insinuano nel profondo, s’intrecciano, si ancorano al terreno, continuano a muoversi, a crescere, fino a riaffiorare in superficie.

Il loro richiamo è come un vento che arriva da lontano, dalla nostra terra d’origine, che odora di ricordi e a cui non si riesce a resistere. Un vento che fa riecheggiare una voce antica, fatta di emozioni, di tradizioni, di storia, che invita a seguirla. Un vento che riaccende una fiamma che pareva sopita e che invece torna ad ardere intensamente, portando con sé la voglia di scoprire, di conoscere e di ritornare nella terra dei nostri antenati.

Non importa quanto siamo lontani, se il destino ci ha portato in Brasile, Argentina, Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Svizzera o Gran Bretagna, dentro ci porteremo sempre una sottile nostalgia, che col tempo diventa sempre più forte e intensa.

È il desiderio di tornare a camminare per il paese dove i nostri nonni sono cresciuti, mentre suonano le campane della chiesa dove tanti anni prima si sono sposati: quante volte abbiamo guardato la loro foto di quel giorno! Il desiderio di attraversare i vicoli stretti e scoscesi, alzando la testa per vedere i panni che fluttuano mossi dal vento sotto i raggi del sole.

Passare accanto ai gatti che dormono sereni negli anfratti e sentire sulla nostra pelle il caldo dell’estate mediterranea, quello che odora di mare. Immergersi nei colori brillanti che avvolgono i paesaggi nei mesi più temperati, oppure sentire sul viso la brezza salmastra dei giorni più freddi. Gustare i sapori dei frutti della terra e i profumi dei prodotti coltivati dalle mani di chi quella terra la vive da sempre.

Sentire l’autentico sapore della Calabria, quello delle nostre radici. Il sapore della Terra dei Padri.